Il Ministero del Lavoro ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 7 agosto 2025 che dà piena attuazione agli articoli 93 e 96 del D.lgs. 117/2017 (Codice del Terzo Settore – CTS). Con l’entrata in vigore di tale provvedimento, si avvia un nuovo regime di controlli ordinari e straordinari sugli enti iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
Ambito di applicazione e finalità dei controlli
I controlli riguarderanno associazioni di promozione sociale (APS), organizzazioni di volontariato (OdV), enti del Terzo Settore generici, enti filantropici e reti associative. Sono invece escluse le imprese sociali e le società di mutuo soccorso, che restano soggette rispettivamente alla vigilanza del Ministero del Lavoro e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Le verifiche perseguono tre obiettivi principali:
- accertare la sussistenza e permanenza dei requisiti di iscrizione al RUNTS;
- verificare l’effettivo perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale;
- controllare l’adempimento degli obblighi derivanti dall’iscrizione al RUNTS.
Modalità e tempistiche
- Controlli ordinari: avranno cadenza triennale e saranno condotti dagli uffici del RUNTS, dalle reti associative nazionali o dai Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) autorizzati. Il primo controllo scatterà dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di iscrizione al RUNTS.
- Controlli straordinari: disposti su segnalazione o a seguito di irregolarità emerse e saranno condotti esclusivamente dagli uffici del RUNTS.
Per gli enti con entrate inferiori a 60.000 euro annui, è prevista una procedura semplificata, con verifiche meno approfondite.
Principali aree di verifica
Le ispezioni verteranno su aspetti essenziali della vita dell’ente, tra cui la conformità della forma giuridica alla qualifica di ETS, il rispetto dei requisiti minimi per associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato, la corretta redazione e deposito dei bilanci, l’osservanza delle regole di non distribuzione degli utili, il corretto rapporto tra volontari, lavoratori e associati e la trasparenza nella pubblicazione sul sito di compensi ed emolumenti la tenuta del registro dei volontari e adempimento degli obblighi assicurativi (per gli ETS con entrate superiori ai 100.000 euro annui).
Irregolarità e conseguenze
In caso di irregolarità sanabili, l’ente sarà invitato a regolarizzare entro un termine tra i 30 e i 90 giorni. Qualora la regolarizzazione non avvenga, o emergano violazioni non sanabili, il verbale sarà trasmesso al RUNTS, che potrà adottare i provvedimenti conseguenti. Il nuovo sistema di controlli conferma la volontà del legislatore di rafforzare la trasparenza e l’affidabilità degli enti del Terzo Settore, bilanciando semplificazioni per le realtà minori con verifiche puntuali per gli enti di dimensioni maggiori.
Compliance e antiriciclaggio
Il nuovo sistema di controlli mira a rafforzare la trasparenza e l’affidabilità degli enti del Terzo Settore, prevedendo verifiche proporzionate alle dimensioni degli ETS. In tale contesto, si aggiungono le recenti novità introdotte dal DL 95/2025 (conv. L. 118/2025), che hanno elevato il livello di attenzione in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo, cui gli enti sono particolarmente esposti per la natura delle attività e la provenienza dei fondi. Per garantire la conformità, gli ETS devono dunque adottare presìdi organizzativi più strutturati, aggiornare le procedure interne, potenziare i controlli e promuovere la formazione del personale, così da assicurare un modello gestionale coerente con le normative più avanzate in materia di prevenzione e compliance.

